L’area nord-occidentale in cui scorre il sistema del canale di Reno, tradizionalmente caratterizzata da Opifici idraulici nei quali l’acqua era sfruttata per varie attività, tra 1996 e 2003 si è in parte trasformata in una zona a vocazione artistica e creativa ovvero la Manifattura delle Arti. Dove un tempo si lavorava la seta, il metallo, la carta oggi sorgono i laboratori del Dams, il Museo d’Arte Moderna e la sede della Cineteca di Bologna. Per questo nell’area compresa tra il canale di Reno e il canale Cavaticcio oggi sono visibili molte opere d’arte contemporanea: scopriremo quali sono e cercheremo di capire se il legame tra l’arte e i canali sia solo di contiguità o se al contrario ci siano radici più profonde. La visita guidata inizierà dall’Opificio delle Acque dove visiteremo i resti di uno dei primi impianti che sfruttavano l’acqua del canale per produrre energia e la mostra personale della pittrice Lidia Bagnoli, a cura di Lorella Giudici, intitolata “Aquae Utiles”, allestita in occasione di Art city. Dopodiché ci muoveremo lungo via della Grada e parleremo del bronzo, temporaneamente scomparso, di Saura Sarmenghi dedicato all’atto del lavarsi, fino a raggiungere l’area che un tempo ospitava l’Ospedale Maggiore dove vedremo i buffi ninja del poster artist francese Levalet. Passeremo poi attraverso il parco 11 settembre per raggiungere l’area dell’Ex porto cittadino dove ammireremo varie opere tra cui la ruota di Giuseppe Maraniello, la stella di Gilberto Zorio e i totem dello scultore Arnaldo Pomodoro situati laddove un tempo avremmo visto partire o arrivare le merci sulle imbarcazioni. Infine raggiungeremo la Centrale Idroelettrica del Cavaticcio sulla quale svettano gli interventi degli Street Artist Lokiss e Rae Martini realizzati nel 2014 nell’ambito del progetto Frontier. Scopriremo tante cose sul sistema dei canali, sulla storia della città e anche sull’arte contemporanea. Durata: 1 ora e mezza circa
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